Come riportato da vari insider, la NBA – dopo una rivalutazione della situazione – ha deciso di negare l’esenzione religiosa ad Andrew Wiggins, che ad oggi è uno dei pochi giocatori della lega a non essersi ancora vaccinato.
“La NBA ha riesaminato e negato la richiesta di Andrew Wiggins per un’esenzione religiosa in merito all’obbligo vaccinale diffuso dal San Francisco Department of Public Health per tutti coloro dai 12 anni in su che devono prendere parte ad eventi al chiuso su larga scala. Wiggins non potrà giocare le partite casalinghe dei Warriors fino a quando non soddisferà i requisiti vaccinali della città”
Bella tegola quindi per Golden State, che rischia quindi di dover fare a meno di uno dei propri giocatori principali per tutte le partite casalinghe (tre dei cinque match della preseason e soprattutto nove delle prime dodici partite stagionali avranno luogo al Chase Center).
Dato che la regular season inizia tra meno di un mese, il canadese ha una piccola finestra di tempo per capire cosa fare: rimanere fermo sulla propria decisione, vedendosi decurtare lo stipendio per ogni partita saltata e rischiando di essere ceduto, oppure cambiare idea per sostenere normalmente la propria attività da giocatore professionista.