Che agli ex giocatori piaccia intervenire a gamba tesa commentando la NBA dei nostri giorni non è di certo una novità, e Patrick Ewing non fa eccezione.
La leggenda dei New York Knicks entrata nell’Hall of Fame nel 2008, ha in particolare rivolto le proprie osservazioni verso il reparto che meglio conosce, ovvero quello dei lunghi. Secondo il nativo di Kingston, infatti, attualmente non ci sarebbero più grandi centri nella lega e se lui avesse avuto modo di giocare in questa NBA avrebbe dominato come Michael Jordan.
“Non ci sono molti grandi centri in NBA. Sarei il Michael Jordan di questa era. E’ decisamente cambiato tutto, dal modo in cui giocano le squadre a quello in cui i giocatori si muovono per il campo. Adesso molti lunghi invece di giocare in post preferiscono uscire sul perimetro e tirare da tre punti”
Ewing, sebbene sia snobbato da non pochi appassionati (probabilmente per la mancanza di un anello, ma nell’epoca di Jordan e Olajuwon non era di certo facile), è stato uno dei centri più forti della storia della NBA. Come sempre però, quanto fatto vedere sul parquet non legittima di base ogni affermazione.
In questo caso si può dire che il prodotto di Georgetown abbia ragione a metà. Da un lato infatti è evidente a tutti che – ormai da qualche anno – il gioco si sia evoluto verso un maggiore utilizzo del tiro da tre punti, freccia che ormai qualsiasi giocatore deve avere nella propria faretra; dall’altro però bisogna considerare che, analizzando il contesto attuale (tipo di gioco, ritmo…), avere un lungo che stia costantemente in post potrebbe rivelarsi controproducente. Anche perché ad oggi non ci sono lunghi talmente dominanti e tecnici che possano pensare di dominare alla Shaquille O’Neal.
Nella NBA odierna Ewing avrebbe dominato nel suo ruolo? Non lo sapremo mai…