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Doc Rivers su Ben Simmons: “Lo adoro e con lui si può vincere. Speriamo cambi idea”

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Ospite a First Take, condotto da Stephen A. Smith, Doc Rivers è il primo membro dei Philadelphia 76ers a confermare tutta la questione riguardante Ben Simmons: è vero che il giocatore qualche settimana fa ha chiesto di essere scambiato, così come è vero che il giocatore non vuole né presentarsi al training camp né giocare ulteriori partite con la franchigia della Pennsylvania.

L’head coach ha poi parlato di quello che proveranno a fare i 76ers, ovvero convincerlo a cambiare idea e rimanere con la squadra.

“È stata una bella discussione. Lui ci ha riferito le sue motivazioni, su cui noi non siamo d’accordo. Per quanto ci riguarda, agiremo per il bene della squadra, ma ci piacerebbe che tornasse in squadra. Ha un contratto lungo con noi e avremo la possibilità proveremo a convincerlo. Spero che possiamo fargli cambiare idea. E’ parte del nostro lavoro.
La cosa più grande nello sport è rimettersi in piedi dopo una caduta e continuare a provare. Rimarreste sorpresi se vi raccontassi quanto spesso le squadre che non vincono, che sono 29, durante l’estate vanno incontro a situazioni simili a questa. Perché perdere fa male. Bisogna assimilare la cosa e conviverci. Ed è questo ciò che faremo”

Una volontà che tuttavia non sembrava così netta dopo l’uscita dai playoff 2021 contro Atlanta, con la franchigia che lasciato esplodere tutte le voci possibili su Simmons. Senza dimenticare che fu lo stesso Rivers, insieme a Joel Embiid, a mettere in discussione il futuro dell’australiano in seguito al ko di gara-7, affermando che con il buon Ben non si può vincere ad alto livello. L’ex head coach dei Clippers rimanda tuttavia le accuse al mittente, accusando i media di aver lasciato passare una narrazione lontana dalla realtà.

“Non è quello che ho detto, anzi. Ci fu una domanda precisa e io risposi semplicemente che, in quel momento, non sapevo cosa dire. Questo è il problema che sorge quando la narrazione va oltre le tue parole. Parlare e confrontarsi continuamente con la stampa rende il nostro lavoro molto più complicato.
Il giorno dopo convocai una conferenza stampa per smentire quelle illazioni, ma nessuno mi ha dato credito. E’ incredibile come, una volta nata, quella storia abbia continuato ad avere una vita propria”

Quindi con Simmons si può avere una squadra da titolo?

“Certo che si può vincere con Ben Simmons in campo. Fa così tante cose utili in campo che sarebbe assurdo pensare il contrario. Come Ben Wallace e Dennis Rodman è un giocatore che segna poco ma che aiuta la squadra a vincere. Adoro Ben e spero capisca di dover tornare sui suoi passi.
Abbiamo ingaggiato un allenatore per i tiri liberi. Volevamo farlo lavorare insieme a lui perché secondo me può migliorare. Tornando a gara-7 contro Atlanta, Trae Young ha tirato 5/24 dal campo: di chi è stato il merito? Ben Simmons. Molte cose che ha fatto sono state dimenticate, ma io non mi scordo di nulla perché sono un allenatore e conosco il valore che Ben ha per questa squadra. Penso che con Ben Simmons possiamo vincere il titolo”

Il prodotto di LSU tuttavia, dopo la conclusione della stagione dei 76ers, non ha più fatto rapporto alla franchigia e si è allenato in autonomia (decidendo addirittura di saltare le Olimpiadi per migliorare i suoi punti deboli).

E’ evidente che serve un bel ridimensionamento della figura di quel Simmons che veniva paragonato a Magic Johnson e LeBron James. Così come è evidente che l’ex prima scelta al Draft debba avere più fiducia nei propri mezzi. Fiducia che deriva anche dall’atteggiamento dell’ambiente in cui il giocatore milita.
Considerando che Philadelphia si è dimostrata aperta ad offerte per il giocatore lungo tutta l’estate, le parole di Rivers potrebbero servire ben poco nel tentativo di riparare una frattura che sembra irrecuperabile.

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